Delibera della Giunta Regionale del 5 agosto 2004, n. 7/18623

Approvazione della modulistica e del calendario delle scadenze per la presentazione delle domande da parte dei gestori degli impianti esistenti soggetti all’autorizzazione integrata ambientale e disposizioni in ordine all’avvio della sperimentazione del procedimento autorizzatorio «I.P.P.C.»


LA GIUNTA REGIONALE

Richiamati:
· d.lgs. 4 agosto 1999, n. 372 «Attuazione della direttiva 96/61/CE relativa alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento» (Integrated Pollution Prevention and Control
- I.P.P.C.) che, tra l’altro:
- disciplina la prevenzione e la riduzione integrate dell’inquinamento proveniente dalle attività industriali di cui all’allegato I al decreto medesimo;
- prevede misure intese ad evitare oppure, qualora non sia possibile, a ridurre le emissioni delle suddette attività nell’aria, nell’acqua e nel suolo, comprese le misure relative ai rifiuti ed a conseguire un livello elevato di protezione dell’ambiente nel suo complesso;
- disciplina il rinnovo e il riesame dell’autorizzazione integrata ambientale degli impianti esistenti, nonché le modalità di esercizio degli stessi;
- individua l’autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;
· l’art. 77 della legge 27 dicembre 2002, n. 289, che assegna alla competenza dello Stato l’emanazione dell’autorizzazione integrata ambientale per gli impianti sia esistenti che nuovi, relativi alle attività industriali di cui all’art. 1, comma 1, del d.p.c.m. 10 agosto 1988, n. 377 (Regolamento delle pronunce di compatibilità ambientale), rientranti nelle categorie elencate nell’allegato I alla direttiva 96/61/CE;
· la legge 31 ottobre 2003, n. 306 «Disposizioni per l’adempimento di obblighi derivanti dall’appartenenza dell’Italia alle Comunità europee - legge comunitaria 2003» e, in particolare, l’art. 16, che modifica l’allegato I, punto 5.3, del d.lgs. 372/99, per quanto attiene alla descrizione di una specifica attività soggetta all’autorizzazione integrata ambientale e l’art. 22 che dispone la delega al Governo ad emanare, nel termine ivi stabilito, un d.lgs. per l’integrale attuazione, mediante modifiche al d.lgs. 372/99, della direttiva 96/61/CE, con specifico riferimento ai nuovi impianti e a quelli sostanzialmente modificati, alle autorizzazioni da intendersi assorbite nell’autorizzazione integrata ambientale ed all’adeguamento delle previsioni di cui agli artt. 216 e 217 del T.U. delle leggi sanitarie - r.d. 27 luglio 1934, n. 1265, alla normativa nazionale e comunitaria nella materia in oggetto;
· la direttiva 2003/35/CE che, tra l’altro, integra e modifica la direttiva 96/61/CE, sia in ordine alla definizione di «modifica sostanziale» degli impianti contemplati della medesima direttiva 96/61/CE, sia rispetto alle disposizioni concernenti la partecipazione del pubblico al procedimento per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;
· la legge 27 febbraio 2004, n. 47, di conversione del d.l. 24 dicembre 2003, n. 355, che proroga al 30 aprile 2005 il termine stabilito all’art. 4, comma 14, del d.lgs. 372/99 per la conclusione dei procedimenti per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, relativamente agli impianti esistenti;

Richiamata altresì la l.r. 5 gennaio 2000, n. 1, come successivamente integrata e modificata, concernente il riordino del sistema delle autonomie in Lombardia, in attuazione del d.lgs. 31 marzo 1988, n. 112.

Visto il decreto 4 luglio 2002, n. 12670, a firma del Dirigente Organizzazione e Personale della Direzione Generale Affari Generali e Personale, ora D.G. Risorse e Bilancio, che:
- dà atto, in applicazione dell’art. 2, comma 1, punto 8), del richiamato d.lgs. 372/99, che la Regione Lombardia é l’Autorità competente al rilascio dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (A.I.A.) di cui al medesimo decreto, relativamente agli impianti esistenti e a quelli nuovi o sostanzialmente modificati;
- individua la Direzione Generale Qualità dell’Ambiente quale referente per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;
- dispone l’attivazione, presso la stessa Direzione Generale Qualità dell’Ambiente, dello «Sportello I.P.P.C.», destinatario di ogni documentazione connessa all’istanza di autorizzazione integrata ambientale, ai fini, tra l’altro, della ripartizione della stessa tra le D rezioni Generali Qualità dell’Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità ed Agricoltura, responsabili del
procedimento autorizzatorio in relazione alla tipologia delle singole attività specificate nell’allegato I al d.lgs. 372/99 e riportate, per le finalità della suddetta ripartizione, nell’allegato A al medesimo decreto 4 luglio 2002, n. 12670;
- rinvia altresì a successivo atto, su proposta delle Direzioni Generali competenti, la fissazione del calendario delle scadenze per la presentazione delle domande di cui all’art. 4, commi 1 e 2, del d.lgs. 372/99, da parte dei gestori degli impianti esistenti e la definizione delle modalità per la presentazione delle domande stesse, oltre che l’individuazione dei criteri e delle procedure di carattere tecnico-amministrativo, attinenti alla prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento;

Visti, in particolare, del richiamato d.lgs. 372/99:
- l’art. 4, commi 1 e 2, che indica i contenuti della domanda di autorizzazione per l’adeguamento del funzionamento degli impianti esistenti;
- l’art. 4, comma 3, ai sensi del quale l’Autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata stabilisce il calendario delle scadenze per la presentazione delle domande;

Dato atto che, ai sensi dell’art. 3, comma 2, del d.lgs. 372/99, é di competenza dei Ministri dell’Ambiente, dell’Industria, del Commercio e dell’Artigianato e della Sanità , ora della Salute, l’emanazione delle linee guida per l’individuazione e l’utilizzazione delle migliori tecniche disponibili a cui l’Autorità competente deve attenersi ai fini del rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;

Ritenuto, nelle more dell’emanazione delle suddette linee guida, tenuto conto dei limiti temporali fissati dalla direttiva 96/61/CE e dal decreto di recepimento 372/99 per la conclusione di tutti i procedimenti di autorizzazione degli impianti soggetti alla normativa I.P.P.C., di:
- stabilire il calendario delle scadenze per la presentazione, da parte dei gestori degli impianti esistenti, delle domande per il rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;
- definire la modulistica per la compilazione delle domande stesse;

Visto, a tal fine, il documento tecnico, di cui si condivide il contenuto, predisposto dal Gruppo di Lavoro interdirezionale (DD.GG. Qualità dell’Ambiente, Servizi di Pubblica Utilità e Agricoltura) costituito con decreto 9 giugno 2003, n. 9314, concernente la definizione del calendario e della modulistica suddetti;

Ritenuto che le date indicate nel calendario debbano comunque essere compatibili con l’effettiva emanazione delle sopra citate linee guida di cui all’art. 3, comma 2, del d.lgs. 372/99;

Ritenuto inoltre, per i profili innovativi che la normativa in oggetto presenta rispetto alle specifiche disposizioni per i distinti comparti ambientali e pertanto relative, in particolare, all’inquinamento acustico, dell’aria, del suolo e dell’acqua, nonché alle misure relative ai rifiuti e all’utilizzo razionale delle risorse idriche ed energetiche, di avviare la sperimentazione del procedimento I.P.P.C., come previsto dal Protocollo d’Intesa sottoscritto dalla Regione Lombardia e da Confindustria Lombardia in data 22 dicembre 2003, oggetto della Comunicazione congiunta degli Assessori Qualità dell’Ambiente, Risorse Idriche e Servizi di Pubblica Utilità ed Agricoltura, di cui la Giunta regionale ha preso atto con deliberazione 18 dicembre 2003, n. 15736;

Preso atto dell’adesione, come da documentazione agli atti regionali, di n. 10 Aziende, titolari di impianti soggetti all’applicazione del d.lgs. 372/99, alla suddetta sperimentazione, da svolgersi nel rispetto delle procedure indicate dal medesimo d.lgs. 372/99, nonché di quanto stabilito dal decreto regionale 4 luglio 2002, n. 12670 e dal Protocollo d’Intesa sopra richiamati;

Ritenuto pertanto di stabilire un termine anticipato per la presentazione delle domande da parte delle Aziende che hanno aderito alla sperimentazione, ai fini della verifica del procedimento I.P.P.C.;

Considerato che tale sperimentazione contribuirà :
- alla verifica della funzionalità organizzativa dello «Sportello I.P.P.C.» e dei sistemi informatici impiegati;
- alla valutazione delle eventuali criticità ed alla individuazione delle soluzioni adeguate, con particolare riferimento alle varie fasi del procedimento autorizzatorio in questione, che coinvolge oltre un migliaio di attività industriali nella Regione Lombardia;
- alla individuazione di criteri tecnici ed amministrativi ottimali ai fini dello svolgimento dell’istruttoria e della valutazione degli esiti della stessa;
- ai contenuti del provvedimento finale;
- ai criteri ed alle procedure tecniche ed amministrative per il controllo delle prescrizioni disposte con l’atto finale;
- alla definizione degli importi, da intendersi quali acconto sulle somme poste a carico dei gestori degli impianti interessati, ai sensi dell’art. 15, comma 2, del d.lgs. 372/99, nelle more dell’emanazione, da parte dei Ministeri competenti, delle modalità , anche contabili e delle tariffe da applicare in relazione alle istruttorie e ai controlli previsti dal medesimo decreto, così come disposto all’art. 15, comma 3.

All’unanimità dei voti espressi nelle forme di legge

DELIBERA

Recepite le premesse:
1. di confermare che la Regione Lombardia é l’Autorità competente al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale;
2. di approvare il calendario delle scadenze per la presentazione, da parte dei gestori degli impianti esistenti, delle domande finalizzate al rilascio dell’autorizzazione integrata ambientale, secondo quanto stabilito nell’allegato 1, parte integrante e sostanziale del presente atto;
3. di disporre che in caso di mancata pubblicazione delle linee guida di cui all’art. 3, comma 2, del d.lgs.372/99 ovvero di pubblicazione in data successiva a quella del 1º ottobre 2004, le date di presentazione delle domande sono differite di un numero pari al ritardo maturato;
4. di approvare la modulistica per la presentazione delle domande di autorizzazione, secondo quanto previsto nell’allegato 2, parte integrante e sostanziale del presente atto;
5. di disporre l’avvio della sperimentazione del procedimento autorizzatorio I.P.P.C., da svolgersi nel rispetto delle procedure indicate dal d.lgs. 372/99, nonché di quanto stabilito dal decreto regionale 4 luglio 2002, n. 12670 e dal Protocollo d’Intesa richiamati nelle premesse al presente atto;
6. di disporre altresì la scadenza del 15 settembre 2004 per la presentazione delle domande da parte delle Aziende che hanno aderito alla sperimentazione del procedimento I.P.P.C.;
7. di disporre inoltre la pubblicazione del presente provvedimento sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia.

ALLEGATO 1 - CALENDARIO DELLE SCADENZE PER LA PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE PER IL RILASCIO DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE, RELATIVAMENTE ESISTENTI (ART. 4 DEL D.LGS. 372/99)
Per la determinazione del presente calendario é stato tenuto conto:
- dei BREF (Bat REFerence) attualmente emanati per specifici settori;
- dell’esito del censimento delle attività I.P.P.C.;
- delle conoscenze tecnologiche per ciascun settore

ATTIVITA' I.P.P.C. DI COMPETENZA DELLA DIREZIONE GENERALE QUALITA' DELL’AMBIENTE

SETTORI / ATTIVITA'

Data presentazione
istanza AIA (*)

Produzione e trasformazione dei metalli. Allegato I, punto 2

.

2.1 - impianti di arrostimento o sinterizzazione di minerali
metallici compresi i minerali solforati

Dall’1.11.04 al 30.11.04

2.2 - impianti di produzione di ghisa o acciaio (fusione primaria
o secondaria), compresa la relativa colata continua di capacità
superiore a 2.5 t/h

Dall’1.11.04 al 30.11.04

2.3a - impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi
mediante laminazione a caldo con capacità superiore a 20 t/h
di acciaio grezzo;

Dal 15.11.04 al 15.12.04

2.3b - impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi
mediante forgiatura con magli la cui energia di impatto supera
50 kilojoule per maglio e allorché la potenza calorica e' superiore
a 20 MW

Dal 15.11.04 al 15.12.04

2.3c - impianti destinati alla trasformazione di metalli ferrosi
mediante applicazione di strati protettivi di metallo fuso con una
capacità di trattamento superiore a 2 t/h di acciaio grezzo

Dal 15.11.04 al 15.12.04

2.4 - fonderie di metalli ferrosi con capacità di produzione
superiore a 20 t/gg

Dall’1.12.04 al 31.12.04

2.5a - Impianti destinati a ricavare metalli grezzi non ferrosi
da minerali, nonché concentrati o materie prime secondarie
attraverso procedimenti metallurgici, chimici o elettrolitici

Dall’1.11.04 al 30.11.04

2.5b - Impianti di fusione e lega di metalli non ferrosi, compresi
i prodotti di recupero (affinazione, formatura in fonderia) con
capacità di fusione superiore a 4 t/gg per il piombo e il cadmio o
20 t/gg per tutti gli altri metalli

Dall’1.12.04 al 31.12.04

2.6 - impianti per il trattamento di superficie di metalli e materie
plastiche mediante processi elettrolitici o chimici qualora le vasche
destinate al trattamento utilizzate abbiano un volume superiore a 30 mc

Dall’1.12.04 al 31.12.04

Industria dei prodotti minerali. Allegato I, punto 3

 

3.1 - impianti destinati alla produzione di clinker (cemento) in forni
rotativi la cui capacità di produzione supera 500 t/gg oppure di calce
viva in forni rotativi la cui capacità di produzione supera 50 t/gg, o
in altri tipi di forni aventi una capacità di produzione di oltre 50 t/gg

Dall’1.1.05 al 31.1.05

3.3 - impianti per la fabbricazione del vetro compresi quelli destinati
alla produzione di fibre di vetro con capacità di fusione di oltre 20 t/gg

Dall’1.1.05 al 31.1.05

3.4 - impianti per la fusione di sostanze minerali compresi quelli destinati
alla produzione di fibre minerali, con capacità di fusione di oltre 20 t/gg

Dall’1.1.05 al 31.1.05

3.5 - impianti per la fabbricazione di prodotti ceramici mediante cottura, in
particolare tegole, mattoni, mattoni refrattari, piastrelle, gres, porcellane,
con una capacità di produzione di oltre 75 t/gg e/o con una capacità di forno
superiore a 4 mc e con una densità di colata per forno superiore a 300 Kg/mc

Dall’1.1.05 al 31.1.05

Industria chimica. Allegato I, punto 4

.

4.1a - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come idrocarburi semplici (lineari o anulari, saturi o insaturi, alifatici o
aromatici)

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1b - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come idrocarburi ossigenati, segnatamente alcoli, aldeidi, chetoni, acidi
carbossilici, esteri, acetati, eteri, perossidi, resine, epossidi

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1c - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come idrocarburi solforati

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1d - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come idrocarburi azotati, segnatamente ammine, amidi, composti nitrosi,
nitrati o nitrici, nitrili, cianati, isocianati

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1e - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come idrocarburi fosforosi

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1f - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come idrocarburi alogenati

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1g - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come composti organometallici

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1h - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come materie plastiche di base (polimeri, fibre sintetiche, fibre a base
di cellulosa)

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1i - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici di
base, come sostanze coloranti e pigmenti

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.1k - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici organici
di base, come tensioattivi e agenti di superficie

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.2a - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di
base, quali gas, quali ammoniaca; cloro o cloruro di idrogeno, fluoro o fluoruro
di idrogeno, ossidi di carbonio, composti di zolfo, ossidi di azoto, idrogeno,
biossido di zolfo, bicloruro di carbonile

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.2b - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di
base, quali acidi, quali acido cromico, acido fluoridrico, acido fosforico, acido
nitrico, acido cloridrico, acido solforico, oleum e acidi solforati

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.2c - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di
base, quali basi, quali idrossido d’ammonio, idrossido di potassio, idrossido di
sodio

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.2d - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di
base, quali sali, quali cloruro d’ammonio, clorato di potassio, carbonato di
potassio, carbonato di sodio, perborato, nitrato d’argento

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.2e - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti chimici inorganici di
base, quali metalloidi, ossidi metallici o altri composti inorganici, quali
carburo di calcio, silicio, carburo di silicio

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.3 - impianti chimici per la fabbricazione di fertilizzanti a base di fosforo,
azoto o potassio (fertilizzanti semplici o composti)

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.4 - impianti chimici per la fabbricazione di prodotti di base fitosanitari e di
biocidi

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.5 - impianti che utilizzano un procedimento chimico o biologico per la
fabbricazione di prodotti farmaceutici di base

Dall’1.2.05 al 28.2.05

4.6 - impianti chimici per la fabbricazione di esplosivi

Dall’1.2.05 al 28.2.05

Altre attività Allegato I, punto 6

.

6.1a - impianti industriali destinati alla fabbricazione di pasta per carta a
partire dal legno o da altre materie prime fibrose

Dall’1.3.05 al 31.3.05

6.1b - impianti industriali destinati alla fabbricazione di carta e cartoni con
capacità superiore a 20 t/gg

Dall’1.3.05 al 31.3.05

6.2 - impianti per il pretrattamento (operazioni di lavaggio, imbianchimento,
mercerizzazione o la tintura di fibre o di tessili la cui capacità di trattamento
supera le 10 t/gg)

Dall’1.3.05 al 31.3.05

6.3 - impianti per la concia delle pelli qualora la capacità di trattamento superi
le 12 t/gg di prodotto finito

Dall’1.3.05 al 31.3.05

6.7 - impianti per i trattamenti di superficie di materie, oggetti o prodotti
utilizzando solventi organici, in particolare per apprettare, stampare, spalmare,
sgrassare, impermeabilizzare, incollare, verniciare, pulire o impregnare, con
una capacità di consumo di solvente superiore a 150 Kg/h o a 200 t/anno

Dall’1.3.05 al 31.3.05

6.8 - impianti per la fabbricazione di carbonio (carbone duro) o grafite per uso
elettrico mediante combustione o grafitizzazione

Dall’1.3.05 al 31.3.05



ATTIVITA' I.P.P.C. DI COMPETENZA DELLA DIREZIONE GENERALE SERVIZI DI PUBBLICA UTILITA'
 

SETTORI / ATTIVITA'

Data presentazione
istanza AIA (*)

Gestione dei rifiuti. Allegato I, punto 5

.

5.1 - impianti per l’eliminazione o il ricupero di rifiuti pericolosi della lista di
cui all’art. 1, paragrafo 4, della direttiva n. 91/689/CEE quali definiti negli
allegati II A e II B (operazioni R1,R5, R6, R8 e R9) della direttiva
n. 75/442/CEE e nella direttiva n. 75/439/CEE del Consiglio, del 16 giugno
1975, concernente l’eliminazione degli oli usati, con capacità oltre 10 t/gg

Dal 15.12.04 al 15.1.05

5.2 - impianti di incenerimento dei rifiuti urbani quali definiti nella direttiva
n. 89/369/CEE del Consiglio, dell’8 giugno 1989, concernente la prevenzione
dell’inquinamento atmosferico provocato dai nuovi impianti d’incenerimento di
rifiuti urbani, e nella direttiva n. 89/429/CEE del Consiglio, del 21 giugno
1989, concernente la riduzione dell’inquinamento atmosferico provocato dagli
impianti d’incenerimento dei rifiuti urbani, con una capacità superiore a 3 t/h

Dal 15.12.04 al 15.1.05

5.3 - impianti per l’eliminazione dei rifiuti non pericolosi quali definiti
nell’allegato II A della direttiva n. 75/442/CEE ai punti D8, D9 con capacità
superiore a 50 t/gg

Dal 15.12.04 al 15.1.05

5.4 - discariche che ricevono piu' di 10 t/gg o con una capacità totale di oltre
25000 t, ad esclusione delle discariche per i rifiuti inerti

Dal 15.1.05 al 15.2.05

Attività energetiche. Allegato I, punto 1

.

1.1 - impianti di combustione con una potenza termica di combustione di oltre
50 MW

Dal 15.2.05 al 15.3.05

1.3 - cokerie

Dall’1.2.05 al 28.2.05

Altre attività. Allegato I, punto 6

.

6.4a - macelli aventi una capacità di produzione di carcasse di oltre 50 t/gg

Dal 15.3.05 al 15.4.05

6.4b - trattamento e trasformazione destinati alla fabbricazione di prodotti
alimentari a partire:
- da materie prime animali (diverse dal latte) con capacità di produzione di
prodotti finiti di oltre 75 t/gg
- da materie prime vegetali con capacità di produzione di prodotti finiti di oltre
300 t/gg (valore medio su base trimestrale)

Dal 15.3.05 al 15.4.05

6.4c - trattamento e trasformazione del latte con un quantitativo di latte ricevuto
di oltre 200 t/gg (valore medio su base annua)

Dal 15.3.05 al 15.4.05

6.5 - impianti per l’eliminazione o il recupero di carcasse e di residui animali
con capacità di trattamento di oltre 10 t/gg

Dall’1.4.05 al 30.4.05



ATTIVITA' I.P.P.C. DI COMPETENZA DELLA DIREZIONE GENERALE AGRICOLTURA
 

SETTORI / ATTIVITA'

Data presentazione
istanza AIA (*)

Altre attività. Allegato I, punto 6

.

6.6a - impianti per l’allevamento intensivo di pollame con piu' di 40000
posti pollame

Dall’1.1.05 al 31.1.05

6.6b - impianti per l’allevamento intensivo di suini con piu' di 2000
posti suini da produzione (di oltre 30 Kg)

Dall’1.2.05 al 28.2.05

6.6c - impianti per l’allevamento intensivo di suini con piu' di 750 posti scrofe

Dall’1.3.05 al 31.3.05


___

(*) Si raccomanda l’invio delle domande entro il termine indicato per ciascun settore/attività, al fine di agevolare lo
svolgimento dell’attività istruttoria per settori organici.
___

ALLEGATO 2

1. IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO IPPC[S1] E DEL SUO STATO AUTORIZZATIVO

1.1. IDENTIFICAZIONE DEL COMPLESSO IPPC

Denominazione (Ragione sociale) .............................................................

Indirizzo:

via/piazza/località ..........................................................................

n. civico           ..........................................................................

CAP                 ..........................................................................

Comune              ...........................................................................

Provincia           ...........................................................................

Telefono  ..................      fax  ....................     e-mail ........................

Coordinate geografiche[S2]: ....................................................................

Latitudine          ............................................................................

Longitudine         ............................................................................

coordinate Gauss - Boaga ................................ E ....  ................  N ..........


Attività economica principale
Codice NACE [S3]:    ............................................................................

Codice ISTAT/O.T.E. ............................................................................

N. d'ordine
Attività IPPC[S4]
Attività IPPC[S5] Codice IPPC Codice NOSE P[S6] Capacità
produttiva[S7]
Periodicità

(anno/parziale)
1 Principale Attività
Attività IPPC 1
... ... ... ...
2 Attività IPPC 2 ... ... ... ...
3 Attività IPPC 3 ... ... ... ...
... ... ... ...
N Attività IPPC N ... ... ... ...
Classificazione delle attività non IPPC

Compilare la parte sotto per ciascuna attività/impianto non IPPC
N. d'ordine
Attività non IPPC[S8]
codice ISTAT
delle altre attività
Classificazione ISTAT e breve
descrizione delle attività non IPPC
N+1 ... ...
N+2 ... ...
N+... ... ...
N. totale attività (IPPC e non IPPC) .....    N. Attività non IPPC .....  N. addetti totali .....

Dichiarazione INES
Complesso soggetto a dichiarazione              SI ....         NO ....

Comunicazioni effettuate[S9]               2002           2003           2004

Iscrizione al Repertorio Notizie Economiche ed Amministrativa (REA) n.

Sede legale
Comune ...............................  cod .............  Prov. .......... Cod. ..............

frazione o località ...........................................................................

via e n. civico ...............................................................................

Telefono ........................... fax .......................... e-mail ....................

partita IVA ........................................ CUAA .....................................

Gestore e/o Legale rappresentante




Nome .................................... Cognome .............................................

Telefono .........................       fax ................      e-mail .....................

Referente IPPC




Nome .........................................     Cognome .....................................

Telefono .........................     fax ................     e-mail .........................

indirizzo ufficio (se
diverso da quello         ......................................................................
dell'impianto)

1.2. DESCRIZIONE URBANISTICA DEL COMPLESSO




1.2.1. Impianti Industriali e di gestione rifiuti:

superficie totale .... m2     sup. coperta .... m2    sup. scoperta impermeabilizzata .... m2

volume totale dei fabbricati .... m3

Anno di costruzione del complesso ..................................

Anno dell'ultimo ampliamento o ristrutturazione: ...............................................

Data di presunta cessazione dell'attività se definibile: .......................................

1.2.2. Allevamenti

Codice ASL ...................

Sezione A

superficie agricola utile (SAU) ....... ha; superficie totale aziendale ....... ha; 
superficie centro aziendale ....... ha;

superficie totale coperta ....... m2;     sup. scoperta impermeabilizzata ........ m2

ambito territoriale (zona vulnerabile/zona non vulnerabile);

N. Comuni interessati dall'azienda .....;

Anno di inizio attività: ...............

Anno dell'ultimo ampliamento o ristrutturazione: .............................

Data di presunta cessazione dell'attività se definibile: ..............................

compilare la sezione A per ogni allevamento ubicato in sede diversa dal centro 
aziendale (A1, A2, A...)
1.3. STATO AUTORIZZATIVO/CERTIFICATIVO DEL COMPLESSO IPPC
Compilare le tabella A.1 e A.2, al fine di poter verificare lo stato autorizzativo e certificativo ambientale del complesso all'atto di presentazione della domanda.

Tab. A.1 - Elenco dei provvedimenti autorizzativi del complesso e delle singole Attività IPPC e non IPPC[S10]
 
Settore
Interessato
Norma di
riferimento[S11]
Ente
competente
Estremi del provvedimento
(Numero Autorizzazione -
Data di emissione)
Scadenza N. d'ordine
Attività IPPC e
NON[S12]
Note e
considerazioni
Aria . . . . . .
. . . .
Acqua . . . . . .
. . . .
Rifiuti . . . . . .
. . . .
Energia . . . . . .
. . . .
V.I.A. . . . . . .
. . . .
Utilizzazione
agronomica
dei reflui
. . . . . .
Bonifiche [S13] . . .
Sistema di
gestione della
sicurezza (solo
attività a rischio
di incidente
rilevante)
. . . . . .
. . . .
Altro (relativo al
Complesso in
generale)
. . . . . .


Tab. A.2 - Elenco delle certificazioni/registrazioni volontarie del complesso IPPC o di singole Attività IPPC e non IPPC

Settore
Interessato
Norma di
riferimento[S11]
Ente
competente
Estremi del provvedimento
(Numero Autorizzazione -
Data di emissione)
Scadenza N. d'ordine
Attività IPPC e
NON[S12]
Note e
considerazioni
EMAS . . . . . .
. . . .
ISO . . . . . .
. . . .
Altro . . . . . .


2. INQUADRAMENTO URBANISTICO, TERRITORIALE E AMBIENTALE

2.1. COMPILARE LE TABELLE B1 E B2 PER INQUADRARE DAL PUNTO DI VISTA URBANISTICO ED AMBIENTALE IL SITO OVE È INSEDIATO IL COMPLESSO [S15] CON RIFERIMENTO ALLO STRUMENTO URBANISTICO VIGENTE (CLASSIFICAZIONE PRG CON INDICAZIONE DEL FOGLIO MAPPALE) ED ALLA PRESENZA DI EVENTUALI VINCOLI SULL'AREA

Tab. B.1 - Tabella della destinazione d'uso del territorio circostante (R = 500 m)

Destinazione d'uso dell'area
secondo il PRG vigente e di quello
eventualmente adottato

Destinazioni d'uso
principali[S16]
Distanza minima dal perimetro del
complesso
Note
... ... ...
... ... ...
... ... ...
... ... ...
... ... ...
... ... ...


Tab. B.2 - Tabella delle Aree soggette a vincoli ambientali nel territorio circostante (R = 500 m)

Tipo di vincolo Distanza minima del vincolo
dal perimetro del complesso
Note
Aree protetto ... ...
Paesaggistico ... ...
Architettonico ... ...
Archeologico ... ...
Domaniale ... ...
Fasce fluviali - PAI ... ...
Idrogeologico ... ...
Siti di interesse comunitario (SIC) ... ...
Altro ... ...


- Allegare stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 con evidenziato il perimetro del complesso[S17] centrato rispetto al foglio, con le indicazioni di cui alla Tab. B.2
- Allegare stralcio del P.R.G. vigente e di quello eventualmente adottato dei Comuni ricompresi nel raggio di riferimento dell'inquadramento territoriale con evidenziato il perimetro del complesso (in copia conforme)

3. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA' DEL COMPLESSO IPPC

SEZIONE INDUSTRIA

3.1. DESCRIVERE IL COMPLESSO IPPC (COME DEFINITO ALL'ART. 2 DEL D.M. 23 NOVEMBRE 2001)
Indicare in particolare:
- le attività svolte (IPPC e non IPPC);
- i rispettivi cicli produttivi riportando le linee produttive, le apparecchiature e le loro condizioni di funzionamento, lo schema di principio, lo schema di processo ed il flow - sheet (schema a blocchi);
- le connessioni tra gli impianti;
- le modalità di movimentazione interna delle materie prime, prodotti finiti e rifiuti;
- le emissioni e gli eventuali sistemi di disinquinamento adottati;
- le procedure adottate finalizzate ad individuare ed a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza nonché a prevenire ed attenuare l'impatto ambientale che ne può conseguire (piano di emergenza).

Allegare planimetria con destinazione d'uso delle aree interne del complesso;

3.2. DICHIARARE LA CAPACITA' PRODUTTIVA TOTALE DEL COMPLESSO IPPC COMPILANDO LA TABELLA C.1 INDICANDO IN SEQUENZA I PRODOTTI OTTENUTI DALLE RISPETTIVE ATTIVITÀ APPLICANDO UN N. D'ORDINE DEI PRODOTTI

Tab. C.1 - Tabella della capacità produttiva del complesso IPPC

N. d'ordine
attività
Tipo di prodotto, manufatto
o altro derivante da attività
IPPC e non e N. d'ordine
Capacità produttiva dell'impianto
N. d'ordine prodotto Prodotto Capacità di progetto Capacità effettiva
di esercizio
Eventuale Capacità
autorizzata
t/a t/g t/a t/g t/a t/g
1 1.1 ... ... ... ... ... ... ...
1 1.2 ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ...


3.3. MATERIE PRIME ED INTERMEDI
Indicare la quantità, la qualità e le modalità di stoccaggio delle materie prime utilizzate nel Complesso IPPC per ottenere i prodotti riportati nella Tabella C.1 ed individuati con il N. d'ordine per ciascuna attività del Complesso.

Tab. C.2 - Qualità e quantità delle materie prime

N. d'ordine del
prodotto
Categoria
omogenea
di materie prime
Quantità annua ( )
[S21]
Classi di
pericolosità [S22]
Stato fisico Quantità d'ordine
(kg per t di
Intermedio o
prodotto finito)
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...


Tab. C.3 - Caratteristiche dello stoccaggio

Categoria omogenea di
materie prime
Modalità di
stoccaggio [S23]
Caratteristica del
deposito [S24]
Quantità massima di
stoccaggio
(……..)[S25]
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...


SEZIONE GESTIONE RIFIUTI [S26]

3.1. DESCRIVERE IL COMPLESSO IPPC (COME DEFINITO ALL'ART. 2 DEL D.M. 23 NOVEMBRE 2001)
Indicare in particolare:
- le attività svolte (IPPC e non IPPC) indicando le singole operazioni di recupero e/o smaltimento rifiuti come individuate dagli Allegati B e C del d.lgs. 22/97 ivi compreso le operazioni di autosmaltimento.
- le connessioni tra gli impianti;
- le modalità di stoccaggio di ogni tipologia di rifiuto, specificando in dettaglio le caratteristiche, le capacità volumetriche e le superfici occupate;
- le caratteristiche costruttive delle aree di stoccaggio e delle aree dove vengono svolte le operazioni di recupero e/o smaltimento, i sistemi e le attrezzature utilizzate per la movimentazione dei rifiuti e per il contenimento degli eventuali sversamenti accidentali, le caratteristiche tecniche del sistema di raccolta e di smaltimento delle acque reflue e meteoriche e relativo punto di scarico (fognatura, c.i.s., ecc);
- i dati relativi ai rifiuti sottoposti alle operazioni (codice C.E.R. e denominazione, classificazione, stato fisico, quantità massima di stoccaggio (mc e t) e capacità giornaliera ed annuale di trattamento (t/g e t/a);
- le procedure adottate per l'accettazione dei rifiuti;
- gli schemi di principio, gli schemi di flusso e i disegni schematici dei vari processi;
- le emissioni e gli eventuali sistemi di disinquinamento adottati;
- le procedure adottate finalizzate ad individuare ed a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza nonché a prevenire ed attenuare l'impatto ambientale che ne può conseguire (piano di emergenza).

Elaborati grafici
- planimetria in scala non superiore a 1:100, con rappresentazione delle modalità e delle caratteristiche di cui al punto 5) della Relazione tecnica prevista dalla d.g.r. 10161/02; in particolare, sono da indicare le aree destinate alle operazioni di recupero e/o smaltimento, la viabilità interna all'impianto e, in legenda, per ogni area, la superficie, i tipi e i quantitativi dei rifiuti (mq. C.E.R., mc e t);

3.2. DICHIARARE LA CAPACITA' DI TRATTAMENTO TOTALE DEL COMPLESSO IPPC COMPILANDO LA TABELLA C.1 INDICANDO IN SEQUENZA I QUANTITATIVI TRATTATI DALLE RISPETTIVE ATTIVITA'

Tab. C.1 - Tabella della capacità di trattamento del complesso IPPC

N. d'ordine
attività[S27]
Tipo di operazione svolta
nelle attività IPPC e non [S28]
Capacità di trattamento dell'impianto
Operazione Eventuale
prodotto
ottenuto
Capacità di progetto [S29] Capacità
effettiva di
esercizio
Capacità
autorizzata [S30]
 t/a t/g mc t/a t/g mc t/a t/g mc
1 R1 ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... D1 ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
2 ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...


3.3. MATERIE PRIME ED INTERMEDI

Indicare la tipologia e la quantità dei rifiuti e materie prime in ingresso al complesso IPPC in relazione alle operazioni in esso svolte.

Tab. C.2 - Qualità e quantità dei rifiuti e delle materie prime

N.
d'ordine
attività
Operazione
svolta
C.E.R e
eventuali
materie prime
Quantità
annua
Pericolosità
(Frasi di
Rischio)
Stato
fisico[S31]
Modalità di
stoccaggio[S32]
Quantità massima
di stoccaggio
(........)[S33]
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...


SEZIONE AGRICOLTURA

3.1. DESCRIVERE IL COMPLESSO IPPC (COME DEFINITO ALL'ART. 2 DEL D.M. 23 NOVEMBRE 2001)
Indicare in particolare:
- le attività svolte (IPPC e non IPPC);
- i rispettivi cicli produttivi riportando le tipologie di allevamento, il sistema colturale adottato e le eventuali attività produttive
connesse (OS. macelli, caseifici, cantine, ecc.)
- lo schema di principio, lo schema di processo ed il flow-sheet (schema a blocchi);
- le modalità di movimentazione interna delle materie prime, prodotti finiti e rifiuti;
- le emissioni e gli eventuali i sistemi di disinquinamento adottati;
- le modalità di alimentazione e stabulazione degli animali, con la conseguente gestione degli effluenti di allevamento.
Allegare planimetria con destinazione d'uso delle aree interne dei complesso a una scala almeno a 1:500 con indicati i riferimenti degli edifici di stabulazione e delle strutture di stoccaggio degli effluenti. Inoltre la planimetria dovrà contenere i riferimenti alle eventuali altre attività connesse.

3.2. DICHIARARE LA CAPACITA TOTALE DELL'ALLEVAMENTO COMPILANDO LA TABELLA C.1 INDICANDO IN SEQUENZA LA CONSISTENZA [S34] DELLE RISPETTIVE ATTIVITÀ [S35]

Tab. C.1 - Tabella della capacità di trattamento del complesso IPPC

N. ordine attività
IPPC/non IPPC
Produzione (Specie
allevata/coltura)
Tipo allevamento[S36] Peso vivo [S37] (t) Capi n.[S38] Produzione
annua (t) [S39]
1 Suini Ingrasso 500 5000  
5 Mais . . . .
5 Soja . . . .
. . . . . .
. . . . . .


tipo allevamento: es. SUINI ciclo chiuso/ oppure ciclo aperto

3.3. MATERIE PRIME E INTERMEDI
Indicare la quantità totale e la qualità delle materie prime utilizzate nel Complesso IPPC per le produzioni riportate nella Tabella C.1 ed individuate con il N. d'ordine per ciascuna attività del Complesso. (Per l'approvvigionamento di acqua compilare la tab. D.3)

Tab. C.2 - Qualità e quantità delle materie prime

N. ordine attività
IPPC/non IPPC
Tipo di
materia
prima[S40]
Quantità
annua[S41]
Scheda
tecnica di
riferimento[S42]
Pericolosità
(Frasi di
Rischio)
Stato
fisico
Modalità di
stoccaggio[S43]
Quantità massima
di stoccaggio
(........)[S44]
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...


3.4. GESTIONE DEL COMPLESSO

3.4.1. Strutture di stabulazione
Per ogni fabbricato di allevamento compilare una parte generale (A) di descrizione dell'edificio e tante parti B (B1, B2, B3, ecc.) - relative a reparti di allevamento all'interno del fabbricato.

A - relativa a ogni fabbricato

Fabbricato n . .....

N. ordine
attività
dati catastali della particella su cui insiste
il ricovero
Rif. Tipo
edificio
Superficie (m)
COMUNE Foglio Map. Sup (ha) coperta scoperta
1 . . . . a . Che convoglia le acque
in vasca
totale .
1 . . . . b . . . .


B - Reparti all'interno del fabbricato [S45]

N. ordine attività 1
Riferimento fabbricato n.
Numero reparto 1

B.1 - Metodo di stabulazione

Tipo di stabulazione divisione in box - file/piani (n.) Superficie utile Totale posti (n.)
. . Mq/capo ......             mq .......... .
. . di stabulazione     di allevamento .


B.2 - Alimentazione

Codice razione
(elenco)
Modalità di
distribuzione
Frequenza
distribuzione
Quantità
Kg/capo
Codice Attrezzature
abbeverata
Numero Attrezzature
abbeverata
collocazione
... ... ... ... ... ... ...


B.3 - Gruppo di animali stabulati

Categoria capi
allevati
Numero di capi
mediamente presenti (n.)
peso vivo
Kg t
uso di lettimi
(kg/capo.giorno)
uso di lettini
frequenza
apporto
Produzione di
effluenti (t/anno)
Codice
vasca
. . . Media x       Mediam.
capo            presente
. Mc/anno
Liquidi
t/anno
solidi
.


3.4.2. Edifici accessori
Sala di mungitura[S46]

Codice Tipologia Numero poste (n.) Presenza di sala di
attesa con
lavaggio dei piedi
Superficie
sala (m2)
Superficie sala
di attesa
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...


Altri edifici

TIPOLOGIA SUPERFICIE
... ...


3.4.3. Strutture per lo stoccaggio

dati catastali
della particella
su cui è situata
la struttura
Riferimento
a planimetria
aziendale
Codice
vasca
tipo
vasca
Colloca-
zione
materiali Copertura
SI        NO
Sup.
(m2)
Capacità
 
Codice
vasca
successiva
Tipo di
copertura
MC T
comune fg map Sup
(ha)
... ... ... ... ... ... ... liquidi solidi ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

 

.

totali

Sottogrigliati (confinati) .
Sottogrigliati (non confinati) .
Vasche .
Platee/solidi .
. .


3.4.4. Trattamenti degli effluenti di allevamento

Vasca di
provenienza
Codice tipo di
trattamento*
Portata
(m3/h)
Frequenza
funzionamento
(h/giorno)
Rendimento di rimozione (%)
Sia x effluente solido che liquido
Codice vasca
. . . . SS N P205 VOL Dest solidi Dest liquidi
. . . . . . . . . .
. . . . . . . . . .

 

EMISSIONE DI AZOTO IN ARIA

.
N2 NH3
. .

___

*(Separazione s/l - Trattamenti chimico - biologici)
___

3.4.5. Acquisizione/cessione reflui - acquisizione/cessione rifiuti (Fanghi biologici)

codice azienda nome azienda
. .
Acquisizione - (si/no) Stoccaggio in azienda che
acquisisce - (si/no)
Superficie azienda a cui si cede
(ha)
.
Cessione - (si/no) Stoccaggio in azienda a cui si
cede - (si/no)

 

Kg di peso vivo/ m3 di liquame ....
Kg di peso vivo/t di letame ....
Peso vivo equivalente (kg) ....

 

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic totale
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
. N (kg/m3) ...
P (kg/m3) ...
K (kg/m3) ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... Solidi Tot ...

 

.

letame

(t) ...
N (kg/t) ...
P (kg/t) ...
K (kg/t) ...
... ...
.
Totale liquame (m3) ...
Totale letame (t) ...
Peso equivalente (t) ...


3.4.6. Totale effluenti prodotti

N. ordine attività Quantità liquame
(m3/anno)
Quantità letame
(t/anno)
... ...
... ... ... ... ...


3.5. UTILIZZAZIONE AGRONOMICA

3.5.1. Caratteristiche delle UPA

UPA ... ... ... ... ...
terreno ... ... ... ... ...
sistemazione ... ... ... ... ...
irrigazione ... ... ... ... ...
Metodo
irriguo
... ... ... ... ...
Scheletro (%) ... ... ... ... ...
Sabbia (%) ... ... ... ... ...
Limo (%) ... ... ... ... ...
Argilla (%) ... ... ... ... ...
S.O. (%) ... ... ... ... ...
Azoto totale
(0/00)
... ... ... ... ...
CSC (meq/
100g)
... ... ... ... ...
Ca totale (%) ... ... ... ... ...
Ca attiva (%) ... ... ... ... ...
P2O5 Ass.
(ppm)
... ... ... ... ...
K2O Scab.
(ppm)
... ... ... ... ...
PH in acqua ... ... ... ... ...
Profondità
massima (m)
... ... ... ... ...
Pendenza
(%)
... ... ... ... ...
Capacità di
campo (%)
... ... ... ... ...
Punto di
appassiment
o (%)
... ... ... ... ...
Velocità di
percolazione
(mmh)
... ... ... ... ...
Velocità di
scorrimento
sup. (mmh)
... ... ... ... ...


3.5.2. Informazioni relative ai terreni

Prog.

.

superficie

.

DATI CATASTALI catastale disponibile conduzione Distanza
(km)
UPA
. Cod. ISTAT comune Sezione foglio Map. Sub. ha ha . . .
. . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . .


Totale (ha):______

3.5.3. Attrezzature per la distribuzione

Cod. tipo di attrezzatura
(elenco compresi att per
fertilizzanti minerali)
Capacità di lavoro
(m3/h – t/h)
accoppiamento utilizzo del cantiere
h/anno
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...


3.5.4. Uso di fertilizzanti minerali

Cod. (elenco) fertilizzanti Titolo N(%) Titolo P(%) Titolo K(%) Microelementi
Quantità e tipo
Quantità acquistata
Kg/ha
... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ...


3.5.5. Colture praticate e distribuzione fertilizzanti

upa Sup
(ha)
Sup
(%)
Vuln
si/no

colture

Refluo
distribuito
. . . . .

principale

Resa
t/ha
N
richiesto
(kg/ha)

.

secondaria

Resa
t/ha
N
richiesto
(kg/ha)
Liquame
MC
Letame
T
. . . . tipo N distribuito N distribuito . . tipo N distribuito N distribuito . . . .
. . . . . Liqua-
me
% KG
Leta-
me
% KG
fanghi Fertiliz
zanti
minerali
. . . Liqua-
me
% KG
Leta-
me
% KG
fanghi Fertiliz-
zanti
minerali
. . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .
. . . . . . . . . . . . . . . . . . . .

 

. da distribuire prodotto differenza % % n media
liquame (m3) . . . .
letame (t) . . . .
fanghi . . . .
fertilizzanti minerali . . . .


3.5.6. Epoca di distribuzione dei fertilizzanti

upa Sup.
(ha)

coltura

epoca 

principale

secondaria

gen feb mar apr mag giu lug ago set ott nov dic tot
... ... % liquame ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... % letame ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... % fanghi ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... % fertilizzanti minerali ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...

 

upa Sup.
(ha)

coltura

sistema di
distribuzione
principale secondaria

...

... ... % liquame ...
... ... % letame ...
... ... % fanghi ...
... ... % fertilizzanti minerali ...

 

.

Quantità annua
(kg/anno)

Fitofarmaci ...
Altro ...


3.6. ALIMENTAZIONE

3.6.1. Composizione delle razioni

RAZIONE ... ... ...
Umidità * ... ...
UF* ... ... ...
Proteine gregge ... ... ...
Fibra greggia ... ... ...
NDF* ... ... ...
ADF* ... ... ...
ADL* ... ... ...
LG* ... ... ...
CENERI* ... ... ...
AMIDO* ... ... ...
CA* ... ... ...
P.tot ... ... ...
P.disp. ... ... ...
Na* ... ... ...
Mg* ... ... ...
Zn ... ... ...
Metio* ... ... ...
Lys* ... ... ...
Treon* ... ... ...
Tript* ... ... ...
Integraz* ... ... ...
Altro* ... ... ...
Cu ... ... ...
Q. anno ... ... ...
Attrez. Impieg. Per la distrib. ... ... ...
Attrez. impieg. per la preparazione ... ... ...

___

* dati non obbligatori
___
___

Note: Se sono presenti più tipo di razione, oltre alla tabella 3.7.1, compilare una tabella per ogni singola razione identificandola con 3.7.1.1, 3.7.1.2, …3.7.1.n.
___

Tipo alimento (bagnato/secco)
Sistema utilizzato nella distribuzione
Frequenza di distribuzione

3.7. CONSUMI DI CARBURANTI

CARBURANTI Gasolio Kg Gpl Mc Benzina I Biogas mc
Auto-
trazione
Riscalda-
mento
Auto-
trazione
Riscalda-
mento
Auto-
trazione
Riscalda-
mento
Auto-
trazione
Riscalda-
mento
... ... ... ... ... ... ... ...


3.8. EMISSIONI

Sistemi di contenimento delle emissioni in fase di stabulazione: situazione attuale

Tab. E.1 - Emissioni in atmosfera

ID dichiarazione

Codice
capannone
e
ricovero
box
Tipo di
stabulazione
MTD
Tipo di
stabulazione
non MTD
Emissione NH3
(kg/posto/anno)
Emissione
NH3
(kg/anno)
Riduzione
NH3
rispetto
riferimento
(%)
Emissione
CH4
(kg/posto/
anno)
Emissione
CH4
(kg/anno)
Riduzione
CH4
rispetto
riferimento
(%)
... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ...


Totale


Sistemi di contenimento delle emissioni in fase di stabulazione: situazione futura

Codice
capannone
e
ricovero
box
Tipo di
intervento
previsto
Emissione
NH3
(kg/posto/anno)
Riduzione
emissioni
NH3
rispetto
attuale
(%)
Riduzione
NH3
rispetto
riferimento
(%)
Emissione
CH4
(kg/posto/anno)
Riduzione
emissioni
CH4 rispetto
attuale
(%)
Riduzione
CH4
rispetto
riferimento
(%)
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...


Totale


Sistemi di contenimento delle emissioni in fase di stoccaggio letami - liquami: situazione attuale

Codice vasca Tipo di stoccaggio MTD Tipo di stoccaggio non
MTD
Emissione in atmosfera
(kg/anno) NH3
Emissione in atmosfera
(kg/anno) CH4
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...


Totale

Sistemi di contenimento delle emissioni in fase di stoccaggio letami - liquami: situazione futura

Codice
vasca
Tipo di
stoccaggio
MTD
Tipo di
stoccaggio
non MTD
Emissione in
atmosfera
(kg/anno) NH3
Emissione in
atmosfera
(kg/anno) CH4
Riduzione
emissioni
rispetto
situazione
attuale (%)
NH3
Riduzione
emissioni
rispetto
situazione
attuale (%)
CH4
Interventi di
contenimento
previsti
... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ...


Totale


Sistemi di contenimento delle emissioni in fase di distribuzione liquami: situazione attuale

Sistema di distribuzione Distribuzione MTD Distribuzione non MTD Emissione in atmosfera NH3 (kg/anno)
... ... ... ...
... ... ... ...


Totale


Sistemi di contenimento delle emissioni in fase di distribuzione liquami: situazione futura

Sistema di
distribuzione
Distribuzione
MTD
Distribuzione
non
MTD
Emissione in
atmosfera NH3
(kg/anno)
Interventi
previsti
Riduzione emissioni in
atmosfera NH3 rispetto
situazione attuale (%)
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...


Totale

Emissioni complessive situazione attuale

Inquinante Metodo di
calcolo
Peso vivo
medio annuo
(T)
Emissioni in
fase di
stabulazione
Emissioni in
fase di
stoccaggio
Emissioni in
fase di
trattamento
Emissioni in
fase di
distribuzione
Emissioni
totali
Ammoniaca ... ... ... ... ... ... ...
Metano ... ... ... ... ... ... ...


Emissioni complessive situazione futura

Inquinante Metodo di
calcolo
Peso vivo
medio annuo
(T)
Emissioni in
fase di
stabulazione
Emissioni in
fase di
stoccaggio
Emissioni in
fase di
trattamento
Emissioni in
fase di
distribuzione
Emissioni
totali
Riduzione
rispetto
all’attuale
Ammoniaca ... ... ... ... ... ... ... ...
Metano ... ... ... ... ... ... ... ...


Tab. E.2 - Utilizzazione agronomica

Situazione attuale

USO AGRONOMICO

Elemento Massa/anno
Kg/a
Metodo applicato
Azoto totale ... ...
Fosforo totale ... ...
Rame (Cu) e composti ... ...
Zinco (Zn) e composti ... ...
Carbonio organico totale ... ...


Situazione futura

USO AGRONOMICO

Elemento Massa/anno
Kg/a
Metodo applicato
Azoto totale ... ...
Fosforo totale ... ...
Rame (Cu) e composti ... ...
Zinco (Zn) e composti ... ...
Carbonio organico totale ... ...


4. RISORSE IDRICHE ED ENERGETICHE

4.1. RISORSE IDRICHE: APPROVVIGIONAMENTO IDRICO PER IL COMPLESSO

Tab. D.1 Approvvigionamento e consumo idrico

Fonte

Prelievo annuo

Prelievo nei periodi di punta

Giorni di
punta[S49]
Mesi di
punta[S50]
Acque industriali Usi
domestici
Acque industriali Usi
domestici
. .
Processo
m3
Raffred-
damento
m3
m3 Processo
m3
Raffred-
damento
m3
m3 . .
acquedotto ... ... ... ... ... ... ... ...
pozzo ... ... ... ... ... ... ... ...
corso d’acqua ... ... ... ... ... ... ... ...
acqua lacustre ... ... ... ... ... ... ... ...
sorgente ... ... ... ... ... ... ... ...
ricircolo ... ... [S51]---- ---- ---- ---- ---- ----


4.2. RISORSE ENERGETICHE

4.2.1. Produzione di energia

Con riferimento alla produzione di energia per ogni attività il gestore dei complesso dovrà descrivere:
- il tipo di ciclo impiegato per produrre energia con particolare riferimento al tipo di energia prodotta (energia elettrica, energia termica), al combustibile utilizzato, al rendimento energetico, agli eventuali sistemi di recupero energetico, ai sistemi di controllo della produzione, se presenti;
- le linee produttive, le apparecchiature e le loro condizioni di funzionamento;
- l'eventuale periodicità di funzionamento, i tempi necessari per avviare e fermare gli impianti, la data di installazione ed il costruttore-progettista, la vita residua;
- il bilancio energetico dell'attività, espresso come energia di ingresso ed energia uscita dal complesso, e stima delle emissioni di gas serra (biossido di carbonio)

Tab H.1 Produzione [S52]

N. d'ordine attività
IPPC e non
Combustibile[S53] Impianto Energia termica
Tipologia Quantità
annua
Potenza nominale
di targa (kW)
Energia prodotta
(KWh/anno)
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...

 

N. d'ordine attività
IPPC e non
Combustibile Impianto Energia termica
Tipologia Quantità
annua
Potenza nominale
di targa (kW)
Energia prodotta
(KWh/anno)
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...

 

N. d'ordine attività
IPPC e non

Combustibile

Impianto

Cogenerazione

Tipologia Quantità
annua

Energia termica

Energia elettrica

Potenza
nominale
di targa
(kW)
Energia
prodotta
(KWh/anno)
Potenza
nominale
di targa
(kW)
Energia
prodotta
(KWh/anno)
... ... ... ... ...   ... ...
... ... ... ... ...   ... ...


Se sono presenti più attività, oltre alla tabella H.1, compilare una tabella per ogni singola attività identificandole H.1.1, H.1.2, H.1.3, ……H. l. n.

Tab. H.2 - Caratteristiche delle unità termiche di produzione energia[S54]

Sigla dell'unità (rifer. alla planimetria n..) M
Identificazione dell'attività ...
Costruttore ...
Modello ...
Anno di costruzione ...
Tipo di macchina ...
Tipo di generatore ...
Tipo di impiego ...
Fluido termovettore ...
Temperatura camera di combustione (°C) ...
Rendimento % ...
Sigla dell'emissione
(rifer. alla planimetria .. e alla Tab. E. 1.1)
E


Per ogni singola unità di produzione energia (termica/elettrica) compilare la tabella sopra riportata identificandola H.2.1, H.2.2, H.2.3, ……, H.2. n.

Per la stima delle emissioni di gas serra (biossido di carbonio) deve essere compilata la tabella H.3 impiegando i dati di consumo, esclusa energia elettrica.

Tab. H.3 - Emissioni di gas serra [S55] (CO2)

Energia prodotta da combustibili ed emissioni dirette conseguenti

Tipo di
combustibile
Quantità
annua
PCI
(KJ/Kg)
Energia
(MWh [S56])
Fattore di emissione
KgCO2/MW
h
Emissioni
complessive
t CO2
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ...

Totale emissioni CO2


4.2.2. Consumo di energia
Con riferimento al consumo di energia per ogni attività IPPC e non fornire le informazioni sui consumi energetici sia termici che elettrici.
- Compilare la tabella H.4
- Dettagliare il consumo specifico di energia per unità di prodotto (tab H.5).
- Produzione e consumo complessivi di energia (termica ed elettrica)

Tab. H.4 - Consumo energia acquistata da terzi o autoprodotta

ENERGIA ELETTRICA

N. d'ordine attività IPPC e non IMPIANTO O LINEA DI PRODUZIONE Consumo (KWh)
... ... ...
... ... ...

ENERGIA TERMICA

N. d'ordine attività IPPC e non IMPIANTO O LINEA DI PRODUZIONE Consumo (KWh)
... ... ...
... ... ...


Tab. H.5 - Consumo energetico specifico

Prodotto Consumo di energia per unità di prodotto
Termica (kWh) Elettrica (kWh) Totale (kWh)
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...
... ... ... ...


Tab. H.6 - Consumo totale di combustibile, espresso in tep (tonnellate equivalenti di petrolio[S57]), degli ultimi 3 anni per l'intero complesso IPPC

Fonte energetica

.
2001 (tep) 2002 (tep) 2003 (tep)
Energia elettrica ... ... ...
Metano ... ... ...
Olio combustibile ... ... ...
Biogas ... ... ...
CDR ... ... ...
Biomasse ... ... ...
Altro ... ... ...


5. EMISSIONI
Questa parte dovrà essere compilata per descrivere le emissioni negli ecosistemi di tutto il complesso IPPC. In particolare dovrà essere indicate:

5.1. EMISSIONI IN ATMOSFERA
Con riferimento alla Tabella E.1, indicare il metodo adottato (misurato, calcolato o stimato in armonia con le dichiarazioni INES) per ricavare i dati riportati.
Descrivere le emissioni di fumi, gas, vapori polveri ed esalazioni di vario tipo, associandole a ciascuna macchina, intesa come apparecchiatura, linea produttiva, serbatoi di stoccaggio, impianti di trattamento rifiuti mediante termodistruzione, allevamenti ecc, nonché la loro caratterizzazione chimico fisica.

Descrivere e caratterizzare le emissioni diffuse.
- Allegare una planimetria dei complesso IPPC, in scala 1:100, con individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina, definite precedentemente, contraddistinte con la sigla M1, M2, M3, … Mn ed i condotti di scarico contraddistinti con la sigla El, E2, E3, ... En.
- Se richiesto e/o previsto, allegare la documentazione per il progetto e la gestione del Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (S.M.E.)

Tab. E.1 - Emissioni totali dei complesso

Inquinante Flusso di
massa/ora [S58]
Kg/h
Flusso di
massa/giorno
Kg/g
Flusso di
massa/anno
T/a
Metodo
applicato
Convenzionali e gas serra
Metano (CH4)
Monossido di carbonio(CO)
Biossido di carbonio (CO2)
4. Idrofluorocarburi (HFC)
5.Protossido di azoto (N2O)
6. Ammoniaca (NH3)
7. Composti organici volatili non
metanici (COVNM)
8. Ossidi di azoto (NOx)
9. Polifluorocarburi (PFC)
10. Esafluoruro di zolfo (SF6)
11. Ossidi di zolfo (SOx)
... ... ... ...
Metalli e composti
12. Arsenico (As) e composti
13. Cadmio (Cd) e composti
14. Cromo (Cr) e composti
15. Rame (Cu) e composti
16. Mercurio (Hg) e composti
17. Nichel (Ni) e composti
18. Piombo (Pb) e composti
19. Zinco (Zn) e composti
20. Selenio (Se) e composti
... ... ... ...
Sostanze organiche clorurate
21. Dicloroetano - 1,2 (DCE)
22. Diclorometano (DCM)
23. Esaclorobenzene (HCB)
24. Esaclorocicloesano (HCH)
25. Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
Polidiclorobenzofurani(PCDF)
26. Pentaclorofenolo (PCP)
27. Tetracloroetilene (PER)
28. Tetraclorometano (TCM)
29.Triclorobenzeni (TCB)
30. Tricloroetano - 1,1,1 (TCE)
31. Tricloroetilene (TRI)
32. Triciorometano
33. Policiorobifenili (PCB)
... ... ... ...
Altri composti organici
34, Benzene (C6 H6)
35. Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
... ... ... ...
Altri composti
36. Cloro e composti inorganici
37. Fluoro e composti inorganici
38. Acido cianidrico
39. PM
40. PM10
... ... ... ...
Altro ... ... ... ...


Compilare una tabella per ogni attività IPPC e non (escluso per le attività considerate poco significative ai sensi dei D.P.R. 25 luglio 1991) identificandola E.1.1, E.1.2, E.1.3, ……….., E.l. con il N° d'ordine per ciascuna attività del Complesso.

Tab. E.1.1 - Emissioni delle singole attività[S59]

Sorgenti facenti parte dell'unità produttiva (attività/impianti IPPC e non IPPC)

Sigla di identificazione M M M M M M M
Portata aeriforme (Nm3/h) ... ... ... ... ... ... ...
Temperatura aeriforme ... ... ... ... ... ... ...
Sigla dei condotti di scarico collegati E E E E E E E

Condotti di scarico collegati all'unità produttiva e caratteristiche delle emissioni

Sigla dei condotti di scarico E E E E E E E
Portata aeriforme (Nm3/h) ... ... ... ... ... ... ...
Temperatura aeriformi (°C) ... ... ... ... ... ... ...
. Mg/m3 . . . . . .
Convenzionali e gas serra
1. Metano (CH4)
2. Monossido di carbonio(CO)
3. Biossido di carbonio (CO2)
4. Idrofluorocarburi (HFC)
5. Protossido di azoto (N2O)
6. Ammoniaca (NH3)
7. Composti organici volatili non metanici (COVNM)
8. Ossidi di azoto (NOx)
9. Polifluorocarburi (PFC)
10. Esafluoruro di zolfo.(SF6)
11. Ossidi di zolfo (SOx)
Metalli e composti
12. Arsenico (As) e composti
13. Cadmio (Cd) e composti
14. Cromo (Cr) e composti
15. Rame (Cu) e composti
16. Mercurio (Hg) e composti
17. Nichel (Ni) e composti
18. Piombo (Pb) e composti
19. Zinco (Zn) e composti
20. Selenio (Se) e composti
Sostanze organiche clorurate
21. Dicloroetano -1,2 (DCE)
22. Diclorometano (DCM)
23. Esaclorobenzene (HCB)
24. Esaclorocicloesano (HCH)
25. Policlorodibenzodiossine (PCDD) +
Polidiclorobenzofurani(PCDF)
26. Pentaclorofenolo (PCP)
27. Tetracloroetilene (PER)
28. Tetraclorometano (TCM)
29. Triclorobenzeni (TCB)
30. Tricloroetano - 1.1.1 (TCE)
31. Tricloroetitene (TRI)
32. Triclorometano
33. Policlorobifenili (PCB)
Altri composti organici
34. Benzene (C6 H6)
35. Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
Altri composti
36. Cloro e composti inorganici
37. Fluoro e composti inorganici
38. Acido cianidrico
39. PM
40. PM10
Altro
... ... ... ... ... ... ...
Sistemi di contenimento delle emissioni              
Monitoraggio in continuo delle emissioni Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Si
No
Durata emissione (ore/giorno e giorni/anno) ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
Velocità dell'effluente (m/s) ... ... ... ... ... ... ...
Altezza dal suolo della sezione di uscita del
condotto di scarico (m)
... ... ... ... ... ... ...
Area della sezione di uscita del condotto di
scarico (m2)
... ... ... ... ... ... ...


5.2. EMISSIONI SONORE
Caratterizzare le emissioni sonore del complesso descrivendo le principali sorgenti fisse e mobili di emissione sonora, le diverse modalità ed orari di funzionamento, nonché i livelli sonori al confine ovvero l'irrilevanza delle loro immissioni sonore rispetto ai limiti. Evidenziare inoltre la classificazione acustica del territorio su cui è localizzato il complesso e delle aree interessate significativamente dalla sua rumorosità, allegando (se presente) la Zonizzazione Acustica comunale con riferimento ad un raggio di 500 m dal perimetro del complesso.

Allegare:
- l'eventuale piano di risanamento acustico dell'azienda o gli eventuali sistemi di abbattimento già predisposti;
- la planimetria con l'identificazione delle sorgenti sonore del complesso suddivise per attività IPPC e non IPPC, nonché dei punti di rilievo al confine, con i relativi valori sonori.

Attività a ciclo continuo      Si .......... No ............

Classe di appartenenza del complesso[S61] .

CLASSE ACUSTICA DEI SITI CONFINANTI

Riferimenti planimetriCi[S62] Classe acustica[S63]
. .


5.3. EMISSIONI IN ACQUA
Con riferimento alla Tabella E.3, indicare il metodo adottato (misurato, calcolato o stimato in armonia con le dichiarazioni INES) per ricavare i dati riportati.
Descrivere le emissioni associandole a ciascuna apparecchiatura e/o linea produttiva, nonché caratterizzarle qualitativamente e quantitativamente (riferimento Tab. E.3.2), indicando il metodo adottato (misurato, calcolato o stimato in armonia con le dichiarazioni INES) per ricavare i dati riportati.
Descrivere inoltre le modalità di raccolta e stoccaggio/trattamento delle acque meteoriche comprese le acque di prima pioggia.
- Allegare una planimetria dell'impianto, in scala adeguata, con riportata l'intera rete di raccolta dei reflui e delle acque meteoriche con l'individuazione dei punti di ispezione alla rete e tutti i punti di scarico contraddistinti con la sigla S1, S2, S3, …. Sn.
- Integrare con eventuali note relative agli scarichi idrici ed ai sistemi di depurazione adottati.

Tab. E.3 - Emissioni idriche totali del complesso IPPC

Inquinante Flusso di
massa/giorno
Kg/g
Flusso di
massa/anno
t/a
Metodo applicato
Nutrienti
1. Azoto
2. Fosforo
Metalli e composti
3. Arsenico (As) e composti
4. Cadmio (Cd) e composti
5. Cromo (Cr) e composti
6. Rame (Cu) e composti
7. Mercurio (Hg) e composti
8. Nichel (Ni) e composti
9. Piombo (Pb) e composti
10. Zinco (Zn) e composti
Sostanze organiche clorurate
11. Dicloroetano -1,2 (DCE)
12. Diclorometano (DCM)
13. Cloroalcani (C10 - 13)
14. Esaclorobenzene (HCB)
15. Esaclorobutadiene (HCBD)
16. Esaclorocicloesano (HCH)
17. Pentaclorobenzene
18. Composti organici alogenati
Altri composti organici
19. Benzene, toluene, etilbenzene, xileni(BTEX)
20. Difeniletere bromato
21. Composti organostannici
22. Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
23. Fenoli
24. Nonilfenolo
25. Carbonio organico totale
Altri composti
26. Cloruri
27. Cianuri
28. Fluoruri
Altro
... ... ...


Tab. E.3.1 - Emissioni da scarichi civili

Frequenza di scarico   .................    ...................    ................
                           Mesi/anno           giorni/settim.         Ore/giorno

Localizzazione degli scarichi  ........................ E          .................. N

Ricettore    ....................................    ..........................
                        Tipologia [S64]
Emissioni per ogni singolo scarico (se sono presenti più punti di scarico, compilare una tabella per ogni scarico: Tab. E.3.1.1, Tab E.3.1.2, Tab. E.3.1.3 ... )

Con riferimento al numero d'ordine delle attività IPPC e non, compilare la tabella E.3.2. (se sono presenti più punti di scarico, compilare una tabella per ogni scarico: Tab. E.3.2.1, Tab. E.3.2.2, Tab. E.3.2.3 ... )

Tab. E.3.2 - Emissioni da scarichi industriali (identificazione dell'attività (N. d'ordine) e Sigla di identificazione dello scarico:

Acque industriali

Modalità e quantità di scarico
                          [] Tutto l’anno

Continuità nel tempo

                       gen  feb  mar  apr  mag  giu  lug  ago  set  ott  nov  dic

                        []   []   []   []   []   []   []   []   []   []   []   []

Frequenza dello scarico    ...............    ................     ..............
                             Giorni/mese        Giorni/sett.         Ore/giorno

Ricettore           F.C. ........     C.I.S. .... [S65] .........................

Portata

(M3/giorno)         ...........................       .............................. 

Localizzazione      ........................... E     .............................. N
Concentrazione degli inquinanti [S66]
 
Mg/m3 Metodo applicato
Nutrienti
1. Azoto
2. Fosforo
Metalli e composti
3. Arsenico (As) e composti
4. Cadmio (Cd) e composti
5. Cromo (Cr) e composti
6. Rame (Cu) e composti
7. Mercurio (Hg) e composti
8. Nichel (Ni) e composti
g. Piombo (Pb) e composti
10. Zinco (Zn) e composti
Sostanze organiche clorurate
11. Dicloroetano - 1,2(DCE)
12. Diclorometano (DCM)
13. Cloroalcan (C10 - 13)
14. Esaclorobenzene (HCB)
15. EsacIorobutadiene (HCBD)
16. Esaclorocicloesano (HCH)
17. Pentaclorobenzene
18. Composti organici alogenati
Altri composti organici
19. Benzene, toluene, etilbenzene, xileni(BTEX)
20. Difeniletere bromato
21. Composti organostannici
22. Idrocarburi policiclici aromatici (IPA)
23. Fenoli
24. Nonilfenolo
25. Carbonio organico totale
Altri composti
26. Cloruri
27. Cianuri
28. Fluoruri
Altro
...


Sistema di trattamento (eventuale)

Tipo di sistema               ......................................

Strumentazione di controllo   ......................................

Monitoraggio in continuo delle emissioni            SI .....    NO ..... 
5.4. RIFIUTI
Con riferimento alla Tabella E.4 descrivere dettagliatamente la gestione dei rifiuti prodotti all'interno del complesso indicando le operazioni di smaltimento o recupero degli stessi, le procedure adottate finalizzate ad individuare ed a rispondere a potenziali incidenti e situazioni di emergenza nonché a prevenire ed attenuare l'impatto ambientale che ne può conseguire (piano di emergenza).

Tab. E.4 - Tipologia dei rifiuti prodotti
 
N. d'ordine
Attività di
provenienza
C.E.R. Descrizione
rifiuto[S67]
Stato Fisico Quantità prodotte Produzione
specifica[S68]
Destinazione[S69]
. . . . T/anno m3/anno . .
. . . . ... ... . .
... ...
... ...
... ...


Tab.E.5 - Deposito temporaneo dei rifiuti presso il luogo di produzione

C.E.R.

Quantità massima
stoccata
Frequenza di asporto
[S70]
Modalità di stoccaggio
[S71]
Ubicazione nel deposito
[S72]
t m3
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
... ... ... ... ...
Quantità totale


6. SISTEMI DI CONTENIMENTO/ABBATTIMENTO
Con riferimento alla Tabella F1, descrivere dettagliatamente ogni sistema di contenimento o di abbattimento a seconda della tipologia di emissione.

Emissioni in atmosfera ed in acqua:
- attività, linea produttiva, macchina, deposito di rifiuti e/o ogni altra attività sottoposta a contenimento delle emissioni;
- tipologia del sistema di disinquinamento, riduzione/abbattimento adottato;
- breve descrizione dei principio di funzionamento del sistema scelto;
- schema e descrizione delle principali componenti del sistema;
- frequenza e il tipo di manutenzione prevista dal costruttore;
- utilities necessarie per il funzionamento del sistema di contenimento;
- descrizione degli eventuali rifiuti derivanti dal sistema di contenimento;
- descrizione degli eventuali sistemi di monitoraggio delle emissioni (SME);
- costi di investimento e di gestione.

Emissioni al suolo:
Modalità di contenimento (indicazioni costruttive) di potenziali sversamenti o perdite di sostanze/rifiuti dalle aree di stoccaggio, lavorazione e movimentazione. Compilare una tabella F.1.n per ogni impianto di abbattimento/contenimento indicato nelle Tab. E.11.11, E.1.2.-....E.1.n per le emissioni in atmosfera ed E.3.1 e seguenti (modalità di trattamento) per gli scarichi idrici.

Tab. F.1. - Sistemi di contenimento delle emissioni aeriformi ed idriche

Linea produttiva o altra fase, macchina
presidiata/e[S73]
. . .
Sigla dello/degli scarico/i collegato/i . . .
Portata max di progetto (aria: Nm3/h; acqua: m3/h) . . .
Portata effettiva dell’effluente (Nm3/h o m3/h) . . .
Tipologia del sistema [S74] . . .
Concentrazione degli inquinanti
(mg/ Nm3 o mg/m3)
a monte a valle a monte a valle a monte a valle
. . . . . . .
. . . . . . .
. . . . . . .
. . . . . . .
. . . . . . .
. . . . . . .
. . . . . . .
. . . . . . .
Rendimento medio garantito (%) . . .
Rifiuti prodotti dal sistema kg/g t/anno kg/g t/anno kg/g t/anno
. . . . . .
Ricircolo effluente idrico SI                     %
NO
SI                   %
NO
SI                     %
NO
Perdita di carico (mm c.a.) . . .
Consumo d’acqua (m3/h) . . .
Gruppo di continuità SI
NO
SI
NO
SI
NO
Sistema di riserva SI NO SI NO SI NO
Trattamento acque e/o fanghi di risulta SI NO SI NO SI NO
Manutenzione ordinaria . . .
Manutenzione straordinaria . . .
Sistema di Monitoraggio in continuo Emissioni*
* Per la descrizione del Sistema di
Monitoraggio in continuo delle
Emissioni vedere la specifica documentazione
allegata:" Linea guida per Sistema di Monitoraggio
Emissioni in atmosfera"
SI NO SI NO SI NO


7. IMPIANTI A RISCHIO DI INCIDENTE RILEVANTE
Se il complesso o parte di esso è soggetto agli adempimenti di cui al D.Lgs. 334/99 (attuazione della Direttiva 96/82 CE - SEVESO bis), occorre compilare la tabella riassuntiva sottoriportata (Tabella G) che inquadri gli obblighi derivanti dall'assoggettamento a tale normativa.

Tab. G - Attività a rischio di incidente rilevante

TABELLA - ATTIVITA'A RISCHIO D'INCIDENTE RILEVANTE

Presenza di attività soggette alla procedura
del d.lgs 334/99
No Si
. notifica notifica e rapporto di sicurezza


8. VALUTAZIONE INTEGRATA DELL'INQUINAMENTO, DEI CONSUMI ENERGETICI ED INTERVENTI DI
RIDUZIONE INTEGRATA

Sintetizzare le informazioni indicate nei precedenti capitoli compilando la Tabella 1
Sulla base di quanto evidenziato nelle Tab. I e Tab. H.4, descrivere le tecniche già adottate per prevenire l'inquinamento sia specifico che integrato, indicando gli interventi che tendono a ridurre le emissioni in aria, in acqua, la produzione di rifiuti e la pericolosità degli stessi e/o a ridurre i consumi energetici, i consumi di acqua e di materie prime, con particolare  riferimento a quelle pericolose.
Verificare la congruità delle tecniche che il gestore ha adottato per prevenire l'inquinamento integrato con le BAT già disponibili (tutte le informazioni sono reperibili all'indirizzo http://eippcb.jrc.es /)
Nel caso in cui le tecniche adottate non siano ricomprese nelle BAT, il gestore dovrà indicare quale BAT intende applicare e la relativa tempistica di adeguamento, oppure dimostrare che le attuali tecniche o gli eventuali interventi rispettano i criteri individuati nell'Allegato IV del d.lgs. 372/99.
Nel caso in cui il complesso sia registrato EMAS, il gestore riporterà il programma di miglioramento e le procedure specifiche adottate.

Tab. I - Tabella riepilogativa generale[S75]

N.
ordine
Attività
IPPC e
non

Materie prime Emissioni Sistemi di
conteni-
mento
Rifiuti
tipo quantità
annua
approvv.
idrico
m3/anno
Aria Acqua tipo quantità
t/anno
recupero
t/anno
smalti-
mento
t/anno
t
m3
inquinante t/anno inquinante t/anno
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...
... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ... ...


ALLEGATI:

1. Sintesi non tecnica della relazione
2. Copia delle autorizzazioni individuate nella Tab. A.1
3. Elaborati grafici:

Gli elaborati grafici possono essere presentati singolarmente, secondo l'elenco sotto riportato, o accorpando più informazioni omogenee (purchè risultino comprensibili) e devono riportare le principali caratteristiche del complesso IPPC ed essere redatti nelle opportune scale, così come riportato nei punti seguenti, in relazione all'estensione del complesso stesso e comunque tale da, consentire l'individuazione delle planimetrie nel formato A0.
- stralcio (in formato almeno A3) della Carta Tecnica Regionale in scala 1:10.000 con evidenziato il perimetro del complesso, centrato rispetto al foglio ed il limite del territorio di riferimento, con le indicazioni di cui alla Tab. B.2
- stralcio del P.R.G. vigente e di quello eventualmente adottato dai Comuni ricompresi nel raggio di riferimento dell'inquadramento territoriale con evidenziato il perimetro del complesso (in copia conforme);
- planimetria in scala 1:100 con destinazione d'uso delle aree interne del complesso e l'indicazione delle linee produttive e delle apparecchiature suddivise per attività IPPC e non WPC evidenziate con il numero d'ordine di riferimento;

Emissioni idriche
- schema del sistema di smaltimento delle acque reflue e meteoriche in scala 1:100, con particolari (pozzetti separatori, pozzetti di prima pioggia, ecc.) in scala adeguata e con l'individuazione dei punti di ispezione alla rete e tutti i punti di scarico contraddistinti con la sigla S1,S2,S3, ….Sn, nonché l'indicazione del punto recapito finale (fognatura, c.i.s., ecc);

Emissioni in atmosfera
- planimetria del complesso IPPC, in scala 1:100, con individuati gli spazi occupati da ciascuna macchina/linea/impianto, contraddistinte con la sigla Ml, M2, M3, .... Mn ed i condotti di scarico contraddistinti con la sigla E 1, E2, E3, …. En.
- Se richiesto e/o previsto, allegare la documentazione per il progetto e la gestione del Sistema di Monitoraggio in continuo delle Emissioni (S.M.E.)

Emissioni sonore
- planimetria in scala adeguata che comprenda un raggio di 500 m dal perimetro del complesso con identificazione delle sorgenti sonore del complesso stesso suddivise per attività IPPC e non IPPC e delle relative zone di potenziale influenza riportando i recettori sensibili indicati dal Comune.

SEZIONE GESTIONE RIFIUTI
- planimetria in scala non superiore a 1:100, con rappresentazione delle modalità e delle caratteristiche di cui al punto 5) della Relazione tecnica prevista dalla d.g.r. 10161102; in particolare, sono da indicare le aree destinate alle operazioni di recupero e/o smaltimento, la viabilità interna all'impianto e, in legenda, per ogni area, la superficie, i tipi e i quantitativi dei rifiuti (mq, C.E.R., mc e t);

SEZIONE AGRICOLTURA
- planimetria con destinazione d'uso delle aree interne dei complesso in scala almeno 1:100 con indicati i riferimenti degli edifici di stabulazione e delle strutture di stoccaggio degli effluenti. Inoltre la planimetria dovrà contenere i riferimenti alle eventuali altre attività connesse.

NOTE ESPLICATIVE PER LA COMPILAZIONE DELLA MODULISTICA
Per facilitare la corretta compilazione della modulistica sono state inserite le note di seguito riportate:

S1. Per complesso IPPC si intende una struttura industriale o più genericamente produttiva (compresi gli allevamenti) costituita da uno o più impianti nello stesso sito, in cui lo stesso operatore svolge una o più attività di cui almeno una è individuata nell'Allegato I del d.lgs. 372/99 (IPPC).
S2. Il punto di riferimento da considerare è l'ingresso del complesso
S3. Per individuare il proprio codice fare riferimento alla Tabella 1.6.1 - attività IPPC. Attribuzione codici NOSE-P e NACE del d.m. 23 novembre 2001
S4. Il numero d'ordine univocamente attribuito alle attività . IPPC e non IPPC è estremamente importante in quanto rappresenta il riferimento all'attività che verrà utilizzato nel prosieguo della documentazione
S5. Descrizione dell'attività sulla base dell'elenco delle attività riportate nell'allegato I del d.lgs. 372/99
S6. Per individuare il proprio codice fare riferimento alla Tabella 1.6.1 - attività IPPC. Attribuzione codici NOSE-P e NACE del d.m. 23 novembre 2001
S7. Come indicato nel d.m. 23 novembre 2001, per capacità produttiva si deve intendere la capacità massima produttiva di progetto che è costante nel tempo (finché non vengono fatte delle modifiche), e non al grado di produzione che varia nel tempo e che è generalmente inferiore alla suddetta capacità di progetto. (un'interpretazione fornita dalle regioni indica che la capacità è riferita alla potenzialità di progetto perché è quella relazionabile all'inquinamento potenziale dell'impianto). "Utilizzare unità di misura coerente con quanto indicato alla specifica attività dell'Allegato I al d.lgs. 372/99".
Nei casi in cui l'attività di trattamento è caratterizzata da discontinuità delle produzioni o dei processi o dalla loro sequenzialità, dalla presenza di più linee produttive di diversa capacità non continuativamente utilizzate in contemporaneità e dall'attitudine a lavorare con diverse tipologie di prodotto, deve intendersi:
- per il periodo di utilizzo: si assume che gli impianti possano essere eserciti continuativamente per 24 ore al giorno; pertanto la capacità produttiva sarà calcolata dalla potenzialità di progetto oraria moltiplicando per 24 ore;
- per il carattere di discontinuità dei processi: si considera il ciclo che tenuto conto congiuntamente della produzione per ciclo e del tempo per ciclo determinano la maggiore produzione su base giornaliera;
- per la pluralità di linee: si considera la contemporaneità di utilizzo di tutte le linee e le apparecchiature installate, posto che non sussistano vincoli strutturali che impediscano tale conduzione degli impianti;
- per la capacità specifica: si considera il funzionamento dell'apparecchiatura e/o della linea ai dati di targa;
- per la pluralità di prodotti: si considera la lavorazione dei prodotto che determina il maggior contributo al raggiungimento della soglia, ferme restando le assunzioni di cui alle voci precedenti;
- per la sequenzialità: si considera, per le produzioni che prevedano solo fasi in serie, il dato di potenzialità in uscita dall'ultimo stadio del processo
S8. Nella compilazione proseguire la numerazione progressiva di cui alla tab. precedente
S9. In caso di complesso soggetto a comunicazione barrare le caselle relative alle comunicazioni effettuate
S10. La seguente Tabella non comprende solo le autorizzazioni ambientali che saranno sostituite con l'AIA, ma anche autorizzazioni ambientali relative alla costruzione ed esercizio degli impianti
S12. Indicare la norma riportata nel relativo provvedimento (autorizzazione, comunicazione, nulla-osta, ecc ... .)
S12. Inserire il N. ordine dell'attività individuata nella tab. 1.1
S13. Indicare eventuale autorizzazione o estremi comunicazione di cui all'art. 9 del Dm 471/99
S14. Elenco certificazioni/registrazioni
S15. Nel caso degli allevamenti non devono essere considerati i terreni
S16. Inserire in ordine di prevalenza, per es. industriale, artigianale, agricola, residenziale
S17. Nel caso degli allevamenti non devono essere considerati i terreni
S18. Ripetere il N. d'ordine dell'attività per ogni prodotto ottenuto
S19. Compilare sempre "Utilizzare unità di misura coerente con quanto indicato alla specifica attività dell'Allegato I al d.lgs. 372/99"
S20. Indicare le categorie e non le singole materie prime per es. “solventi clorurati, …”
S21. Specificare sempre l'unità di misura
S22. Inserire la classe di pericolo
S23. Containers, Cumuli, Big bags, Serbatoi fuori terra, Serbatoi interrati, Vasche, Fusti, Cisternette, Altro
S24. Al coperto, scoperto, area impermeabilizzata, non impermeabilizzata, ecc...
S25. Inserire sempre l'unità di misura
S26. Deve essere compilata anche in caso di attività di gestione rifiuti non IPPC collegata ad attività IPPC
S27. Ripetere il N. d'ordine dell'attività per ogni prodotto ottenuto
S28. Le operazioni sono quelle di cui agli allegati B e C del d.lgs. 22/97
S29. Compilare sempre
S30. Per gli inceneritori ed impianti di recupero energetico rapportare alla potenza termica nominale sulla base del PCI
S31. Le 3 colonne “Stato fisico”, “Modalità di stoccaggio” e “Quantità massima di stoccaggio” vanno compilate solo per le operazioni R13 e D15
S32. Containers, Cumuli, Big bags, Serbatoi fuori terra, Serbatoi interrati, Vasche, Fusti, Cisternette, altro
S33. Inserire sempre l'unità di misura.
S34. Per consistenza si intende il numero di capi mediamente presente negli allevamenti suddivisi per specie allevata e tipologia di allevamento (riproduzione, ingrasso, latte, ecc.)
S35. Nel caso in cui fossero presenti altre attività IPPC/non IPPC (caseificio, macello, cantina, ecc.) compilare anche la sezione industria
S36. Compilare solo per gli allevamenti
S37. Compilare solo per gli allevamenti
S38. Compilare solo per gli allevamenti
S39. Solo per prodotti derivanti dalla coltivazione
S40. Indicare se alimenti, fertilizzanti, prodotti fitosanitari, presidi sanitari, sementi ecc.
S41. Specificare sempre l'unità di misura
S42. Indicare il numero delle schede e in caso di assenza di scheda tecnica indicare il produttore
S43. Containers, Cumuli, Big bags, Serbatoi fuori terra, Serbatoi interrati, Vasche, Fusti, Cisternette, altro
S44. Inserire sempre l'unità di misura
S45. Compilare una scheda per ogni reparto
S46. Da verificare in fase di sperimentazione
S47. Da verificare in fase di sperimentazione
S48. Compilare esclusivamente in caso di allevamento di bovini annesso ad attività IPPC
S49. Nr giorni
S50. Specificare i mesi
S51. I campi indicati con “ ---- “non vanno compilati
S52. Compilare la Tabella solo in caso di impianti di produzione di energia interni al complesso
S53. Indicare la tipologia di combustibile utilizzato
S54. Compilare la Tabella solo in caso di impianti di produzione di energia interni al complesso
S55. Compilare la Tabella solo in caso di impianti di produzione di energia interni al complesso
S56. Valore calcolato come prodotto della quantità annua di combustibile x potere calorifico inferiore (PCI).
S57. La valutazione dei consumi deve essere eseguita in tonnellate equivalenti di petrolio (tep equivalente allo sviluppo di energia per ogni tonnellata di petrolio utilizzata). I fattori di conversione in tep per le diverse fonti energetiche sono:

energia elettrica (alta/media tensione)    - 1 MWh = 0.23 tep

energia elettrica (bassa tensione)         - 1 MWh = 0.25 tep

gasolio                                    - 1 t = 1.08 tep

olio combustibile                          - 1 t = 0.98 tep

gas di petrolio liquefatto (GPL)           - 1 t= 1.10 tep

benzine                                    - 1 t = 1.20 tep

carbon fossile                             - 1 t = 0.74 tep

carbone di legna                           - 1 t = 0.74 tep

antracite e prodotti antracitosi           - 1 t = 0.70 tep

legna da ardere                            - 1 t = 0.45 tep

lignite                                    - 1 t = 0.25 tep

gas naturale                               - 1000 Nmc = 0.82 tep

combustibile da rifiuti (CDR)              - 1 t ... tep (definire in base al PCI del rifiuto) 
S58. Prodotto della concentrazione per la portata
S59. Per l'individuazione dei principali, ma non esaustivi, inquinanti derivanti dalle diverse attività IPPC, utilizzare le tabelle riportanti le sottoliste degli inquinanti nelle emissioni in aria (dal punto 1.6.4.1 al 1.6.4.6) dell'Allegato 1 al d.m. 23 novembre 2001
S60. Descrivere i sistemi di contenimento adottati
S61. Nell'indicazione della classe acustica tenere conto della zonizzazione acustica comunale:
Classe I, Classe II, Classe III, Classe IV, Classe V, Classe VI.
Se non ancora approvata dal Comune fare riferimento alle classi dell'art. 6 del DPCM 1/3/1991:
- Zonizzazione
- Tutto il territorio nazionale
- Zona A (art. 2 DM n. 1444/68)
- Zona B (art. 2 DM n. 1444/68)
- Zona esclusivamente industriale
S62. Riferirsi alla Carta topografica 1:10.000
S63. Vedi nota relativa alla classe di appartenenza del complesso (nota S60)
S64. Inserire la tipologia dei ricettore: fognatura, suolo, corpo idrico superficiale
S65. Per l'individuazione dei principali, ma non esaustivi, inquinanti derivanti dalle diverse attività IPPC, utilizzare le tabelle riportanti le sottoliste degli inquinanti nelle emissioni in acqua (dal punto 1.6.5.1 al 1.6.5.6) dell'Allegato 1 al d.m. 23 novembre 2001
S66. Specificare nome
S67. Compilare qualora trattasi di C.E.R. XX XX 99
S68. Indicare il rapporto tra quantitativo di rifiuto generato e quantità prodotta o trattata nell’attività
S69. Precisare, per ogni CER, l'operazione di smaltimento o recupero così come previste dagli allegati B e C del D.Lgs. 22/97
S70. Compilare solo in caso di superamento delle soglie previste alla lettera m) art. 6 del D.Lgs. 22197
S71. Containers, Cumuli, Big bags, Serbatoi fuori terra, Serbatoi interrati, Vasche, Fusti, Cisternette, altro
S72. Identificare le singole aree con riferimento alla planimetria di cui al punto 3
S73. Indicare come riferimento la sigla identificativa di cui alla Tab. E.1.1, E.1.2, E.l.n per le emissioni in atmosfera ed E.3 (modalità di trattamento) per gli scarichi idrici
S74. Inserire elencazione esemplificativa di cui alla d.g.r. n. 4013943 del 1 agosto 2003
S75. Riportare i dati indicati nelle precedenti tabelle

FAC-SIMILE
(scrivere su carta legale)
Alla Regione Lombardia
Sportello “I.P.P.C.”
c/o D.G. Qualità dell’Ambiente
U.O. Prevenzione Inquinamento Atmosferico
ed Autorizzazione Integrata
Ambientale (IPPC)
Via Stresa, 24 - 20125 MILANO (*)


OGGETTO: Decreto legislativo 4 agosto 1999, n. 372. - Domanda di autorizzazione integrata 
         ambientale.

IL SOTTOSCRITTO ............................................................................

NATO A .................................... IL ................, RESIDENTE IN COMUNE

DI ........................................, VIA ............................. N. ........, IN

QUALITÀ DI GESTORE DEL COMPLESSO IPPC DENOMINATO ...............................................

CHIEDE

ai sensi della normativa in oggetto l’autorizzazione integrata ambientale per il complesso sopra 
citato.

A tal fine allega gli elaborati tecnici predisposti secondo i contenuti della modulistica di cui 
alla d.g.r. 5 agosto 2004 n. 7/18623

Distinti saluti.

Data ..............

.......................................................
(firma del legale rappresentante)

(*) Denominazione ed ubicazione effettive della D.G. Qualità dell’Ambiente alla 
data di emanazione del presente atto, suscettibili di variazione.



______________